Descrizione del disturbo

Il sistema motivazionale dell’attaccamento è sotteso da un programma comportamentale innato che riguarda primati ed esseri umani (Bowlby), cha ha lo scopo di aumentare la possibilità di protezione e sopravvivenza dell’individuo. Le caratteristiche dell’attaccamento precoce giocano un ruolo cruciale nel determinare condizioni protettive o nel rappresentare fattori di rischio per lo sviluppo psicopatologico in età evolutiva. Un attaccamento sicuro implica un maggior adattamento all’ambiente mentre modelli disfunzionali dell’attaccamento (attaccamento insicuro-evitante, attaccamento insicuro-resistente, attaccamento disorganizzato) o modelli atipici rendono difficile l’adattamento psicosociale.

La caratteristica principale dei modelli di attaccamento atipici è rappresentata da una marcata incoerenza dei diversi comportamenti rispetto a una strategia definita per garantirsi la vicinanza alla madre. I disturbi dell’attaccamento segnalano un disturbo globale del sentimento di protezione e sicurezza del bambino e si sviluppano all’interno di relazioni gravemente patologiche in cui risulta alterata la funzione fondamentale del sistema dell’attaccamento: la possibilità che il bambino possa sperimentare un senso di sicurezza interno. In questo quadro clinico sono sempre presenti altri disturbi psicopatologici: ritardi dello sviluppo, disturbi della nutrizione, etc. I bambini mostrano una capacità ridotta di rispondere in modo adeguato sia sul piano emozionale sia su quello sociale e perciò risultano gravemente compromesse le competenze sociali.

Esordio: prima dei 5 anni.
I principali indicatori di un disturbo dell’attaccamento sono la socialità indiscrminata (bambini che si affidano volentieri alle cure di chiunque e non protestano nel separarsi dalla propria figura di attaccamento) e l’isolamento.

Sono presenti in letteratura diverse categorie di “disturbo dell’attaccamento”:

  • distorsioni della base sicura;
  • disturbi di assenza di attaccamento (bambino non mostra una preferenza per un adulto che lo accudisce);
  • disturbo reattivo dell’attaccamento (DSM IV);
  • disturbo da attaccamento interrotto (rottura dell’attaccamento. Afflizione, lutto, cordoglio).


Distorsione della base sicura

  • disturbo dell’attaccamento con comportamenti che mettono in pericolo il bambino (il comportamento di esplorazione non è controbilanciato dalla ricerca di vicinanza della figura di attaccamento. Bambino può mostrare una serie di comportamenti pericolosi in presenza del caregiver – esempio: buttarsi nel traffico);
  • disturbo dell’attaccamento con esplorazione inibita e ricorso eccessivo alla vicinanza;
  • disturbo dell’attaccamento con vigilanza e compiacenza eccessive;
  • disturbo dell’attaccamento con inversione di ruolo (eccessiva preoccupazione per il benessere emotivo del caregiver).


Disturbi da assenza di attaccamento

  • assenza di attaccamento con ritiro emozionale (grande inibizione dei comportamenti di ricerca di conforto, manifestazione degli affetti, ricerca di aiuto, cooperazione);
  • assenza di attaccamento con socievolezza indiscriminata (bambino cerca interazioni sociali con persone estranee senza la discriminazione e la reticenza proprie dei bambini in questa fascia d’età).


Disturbo reattivo dell’attaccamento

  • di tipo inibito (ritiro);
  • di tipo disinibito (eccessiva socievolezza).

Il decorso del disturbo varia in funzione dei fattori individuali del bambino e delle importanti influenze dei contesti e delle risorse che si possono attivare. Si possono osservare, negli anni successivi, problemi con i pari, iperattività e comportamenti distruttivi.