Definizione di Ossessioni

Il DSM IV definisce le ossessioni come idee, pensieri, impulsi o immagini che insorgono improvvisamente nella mente del soggetto e che vengono percepiti come intrusivi, fastidiosi e privi di senso. Le ossessioni occupano la mente del soggetto procurandogli disagio e possono essere ricorrenti quando si ripresentano alla mente con frequenza e/o persistenza, ovvero quando occupano la mente in modo continuo.

Il termine ossessione, però, si presta a due equivoci. Per cercare di chiarire il primo è opportuno domandarsi che cosa intende il paziente quando dice: “sono ossessionato da” ad esempio “dall’idea dell’AIDS”?

Il paziente di solito fa riferimento a due fenomeni funzionalmente diversi, da una parte intende dire che spesso, anche a seguito di eventi banali, come ad esempio toccare la maniglia di un bagno pubblico, intrude nella sua mente il timore di essersi contagiato l’AIDS. In questo caso l’idea ossessiva illumina un pericolo. Dall’altra, intende che rumina anche molto a lungo sulla possibilità di essersi effettivamente contagiato. La ruminazione ossessiva è finalizzata a falsificare con certezza assoluta ogni possibilità di contagio, dunque è un tentativo di sottrarsi alla minaccia.

Il secondo equivoco nasce dalla confusione fra due modi in cui l’idea ossessiva può essere minacciosa per il paziente. Il primo modo lo abbiamo già considerato ed è il caso in cui l’idea ossessiva illumina una possibilità pericolosa, ad esempio, la possibilità di essersi contagiato l’AIDS o la possibilità di aver chiuso male il rubinetto del gas e dunque essere responsabile di una esplosione. L’idea ossessiva, però, può essere problematica non per ciò cui fa riferimento, negli esempi il contagio o l’esplosione del gas, ma per essere stata pensata. Ad esempio, il paziente può essere ossessionato da pensieri erotici o da bestemmie. In questi casi il problema è dato dalla consapevolezza che la propria mente ha prodotto quel pensiero, perché tale consapevolezza implica, nel paziente, il sospetto di essere una persona immorale o pericolosa.


Disagio da Ossessioni

Generalmente, il disagio sperimentato dal paziente, a seguito delle ossessioni, è dovuto a due condizioni. La prima è una diretta conseguenza della permanenza nel tempo della ideazione ossessiva. La mente del paziente, per gran parte della giornata, è occupata da immagini, pensieri e/o idee che non lasciano tregua e spazio per dedicarsi ad altro e lasciano il soggetto esausto a fine giornata.

La seconda dipende dal fatto che le idee ossessive possono essere minacciose per il paziente per due ragioni: o perché, come si è detto, illuminano un pericolo, ad esempio di contagio, o perché suscitano il sospetto di essere delle persone immorali, cattive o pericolose.


Definizione di Compulsioni

Le compulsioni possono essere definite come atti mentali (es. contare, pregare, ripetere parole) o comportamentali (es. controllare, pulire, ordinare) ripetitivi, messi in atto in risposta ad un’ossessione secondo regole precise, allo scopo di neutralizzare e/o di prevenire un disagio e una situazione temuta. Le compulsioni, dunque, fanno parte dei tentativi di soluzione che il paziente mette in atto per prevenire o neutralizzare la minaccia rappresentata dalle idee ossessive.